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Trento, sabato 29 ottobreo 2016
Relazione di Stefano BOATO
su
COME FARE UN NUOVO PRG NEGLI ANNI 2000
leggi programma

rassegna stampa


testata del quotidiano Corriere del Trentino

testata del giornale l'Adige


Trento, 30 ottobre 2016
«Prg, bilanciare gli
spazi pubblici e privati»

Stefano Boato: bandi internazionali
e cura della mobilità verso le periferie

dal Corriere del Trentino
di domenica 30 ottobre 2016

I lavori attorno al nuovo piano regolatore di Trento rivelano «la volontà di arrivare a un risultato di qualità»: questo il parere di Stefano Boato, architetto e docente universitario, ex assessore all’urbanistica di Venezia. Fra le poltrone della sala rosa della Regione, davanti a Boato, sedeva ieri il sindaco Alessandro Andreatta, che ha rilevato dal vicesindaco Paolo Biasioli la gestione del prg e ha chiesto a Boato, qualche settimana fa, alcuni suggerimenti. Il primo cittadino «ha raccolto i miei spunti — commenta l’architetto — ma su alcuni aspetti rimane la necessità di un’attenzione particolare».

Nello specifico, la destinazione d’uso delle aree strategiche dismesse del centro storico, l’integrazione delle periferie attraverso trasporti pubblici intermodali, il giusto bilanciamento tra spazi pubblici e privati nelle superfici recuperate.

Invitato a tenere una conferenza nell’ambito degli incontri della Scuola Langer, Boato spiega di condividere il «decalogo» di elementi centrali al piano urbanistico presentato a inizio ottobre alla maggioranza da Andreatta.

Al centro vi si pongono temi quali la partecipazione allargata alla pianificazione, la difesa e valorizzazione delle aree verdi, l’integrazione fra pubblico e privato nella riqualificazione delle aree dismesse, una maggiore partecipazione degli ordini professionali.

Quattro i punti su cui Boato chiede particolare attenzione. «Nel recupero di aree nel centro cittadino bisogna bilanciare l’intervento pubblico e privato. Inoltre, in fase di progettazione, bisogna definire chiaramente quale sarà la destinazione d’uso dell’aree, aprendo poi il bando alla dimensione internazionale.
Terzo, la partecipazione alla progettazione urbanistica va estesa alla cittadinanza. Infine le zone periferiche della città, come Trento nord, vanno reinserite nel tessuto urbano attraverso un trasporto pubblico efficiente e comodo».

Sull’ultimo punto, in particolare, i modelli virtuosi non mancano: «Guardiamo a quanto è stato fatto a Stoccolma, dove i cittadini hanno smesso di usare, talvolta anche di comprare, l’auto, dato che godono di un trasporto pubblico all’altezza di ogni esigenza». Altro caso è Lille, «intersezione di tutta la mobilità in transito fra Germania, Francia e Regno Unito», che è stata tuttavia in grado di «pedonalizzare quasi del tutto il centro storico».

La strada per ottenere tali risultati, però, «non è semplicemente imporre divieti al transito di veicoli — chiarisce Boato — ma fornire i giusti incentivi, attraverso l’intermodalità del trasporto pubblico, per cambiare la cultura della mobilità cittadina».


Trento, 31 ottobre 2016
Andreatta vuole una cittÀ verde
URBANISTICA. Le intenzioni del sindaco
per il Prg svelate alla scuola Langer

da l'Adige di lunedì 31 ottobre 2016

   
a sx il relatore Stefano Boato e
a dx il sindaco di Trento Andreatta

Riqualificare le aree degradate e riutilizzare quelle cadute in disuso a seguito del cambiamento dell'industria cittadina, preservare le aree verdi agricole quali beni paesaggistici dell'intera collettività e prevedere alcuni ambiti di intervento circoscritti da definire mediante il coinvolgimento della popolazione. Sono queste le indicazioni fornite dal sindaco Alessandro Andreatta in merito alla revisione del piano regolatore cittadino (Prg) durante l'incontro in tema di riforma urbanistica tenutosi nell'ambito della Scuola di formazione politica e culturale Alexander Langer (dei Verdi). Prendendo spunto dall'intervento dell'architetto Stefano Boato, docente dello Iuav di Venezia, il primo cittadino ha anticipato alcuni dei temi su cui è in corso il lavoro di revisione dell'attuale Prg, specificando priorità e linee di indirizzo. Tra queste, l'attenzione alla sostenibilità ambientale e alle nuove forme abitative, l'individuazione delle aree adibite ai servizi ai cittadini e l'utilizzo delle zone abbandonate in centro e nella periferia.

«Dal 28 settembre scorso - ha spiegato Andreatta, prendendo la parola di fronte ad una platea composta da esperti del settore locali - ho assunto l'incarico per un nuovo Prg, che, nelle mie intenzioni, dovrà rispettare l'identità di Trento, quale città d'arte, di storia e di cultura. Negli ultimi anni abbiamo intrapreso la strada della conoscenza, candidando il centro a città della cultura 2018. Intendiamo proseguire su questa direzione senza dimenticare le altre priorità, come la riqualificazione, la rigenerazione ed il riuso di edifici, strutture e lembi di città abbandonati al degrado. Ancora, vogliamo una Trento verde, dove ai giardini artificiali (i parchi) si uniscano quelli naturali e quelli agricoli».

Altri argomenti citati dal sindaco concernono invece le abitazioni, con un'attenzione particolare agli appartamenti lasciati chiusi e a quelli invenduti, ed alla partecipazione. Al riguardo, Andreatta, cogliendo l'invito di Boato ad aprire una discussione con tutti i cittadini, ad iniziare dalle categorie economiche, ha parlato dell'opportunità di individuare degli ambiti di intervento da sottoporre al parere della popolazione.

 

Alexander Langer

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